Recentemente un articolo pubblicato sul quotidiano Il Sole 24 Ore, ha evidenziato l’importanza della prevenzione e della trasparenza nelle attività aziendali, in particolare attraverso l’implementazione di Codici Etici e l’applicazione di Modelli “231” per evitare reati e misure anticorruzione.
L’articolo
“Prevenzione e trasparenza. Tra i 45 indicatori messi a punto dal Tavolo per la finanza sostenibile rientrano anche quelli relativi al macrocapitolo della governance e della condotta aziendale. Un meccanismo che, nello specifico, fa perno su codice etico, modello «231» per evitare reati da parte delle società e sulle procedure di anticorruzione. Una piena disclosure da parte delle società che secondo le tabelle di check list previste dal documento in consultazione fino al 2 agosto prevede un monitoraggio su presenza, eventuali commenti o descrizione, formazione dei dipendenti ed eventuali commenti.
La centralità di tutele messe in campo e dei programmi di formazione diventa quindi una cartina di tornasole per “attestare” gli anticorpi di cui la società si è dotata al suo interno contro le condotte illecite. (…)
Ma un ruolo sempre più strategico è rivestito anche del modello «231» che prende il nome dalla legge (o meglio il Dlgs 231/2001) sulla responsabilità amministrativa degli enti. Questo perché nel tempo il catalogo dei reati sotto il “cappello” della norma si è progressivamente allargato (tanto per intenderci ci sono la corruzione, il riciclaggio e il finanziamento illecito ai partiti), andando di fatto a coprire tutto il raggio operativo dell’attività aziendale con la necessità, dunque, di sensibilizzare tutte le aree a una più attenta vigilanza dei flussi per prevenire reati. Il presidio anticorruzione deve, invece, contemplare procedure di segnalazione di casi sospetti di corruzione, due diligence dei partner commerciali, procedure di monitoraggio e revisione dei conti. (…)”
Le conclusioni
In questo contesto e in linea con i principi di governance e condotta aziendale delineati dal Tavolo per la Finanza Sostenibile, noi della Beccaceci Costruzioni crediamo che un comportamento etico e responsabile sia fondamentale per il successo di un’impresa e costituisca la base per uno sviluppo sostenibile. Per questo motivo, abbiamo adottato già da tempo un Codice Etico che rappresenta la base della nostra cultura aziendale e la guida di tutte le azioni dei nostri dipendenti. Il nostro Codice Etico definisce i principi di comportamento che ci ispirano, come l’onestà, la trasparenza, il rispetto delle leggi e dei regolamenti, l’imparzialità e la non discriminazione.
Allo stesso tempo, la nostra azienda è impegnata giornalmente nella promozione di una cultura della legalità e della responsabilità in tutti i suoi ambiti di attività, per contribuire a costruire un futuro migliore per le generazioni future. Infatti, ci siamo dotati anche di un modello di organizzazione e gestione ai sensi del D.Lgs 231/2001, il sistema di gestione e controllo che mira a prevenire la commissione di reati da parte della società e dei suoi dipendenti.
Il Modello 231 è un ulteriore strumento che rafforza il nostro impegno per la legalità e la trasparenza. Per permettere la segnalazione di eventuali violazioni (Codice Etico, Modello 231/2001 e Politica anticorruzione ISO 37001) abbiamo istituito anche un indirizzo email che garantisce la riservatezza del segnalante odv@beccacecicostruzioni.it.
Ogni giorno ci impegniamo a costruire un futuro sostenibile basato sulla legalità e la trasparenza. I nostri principi di governance e condotta aziendale sono alla base del nostro successo e ci guidano ogni giorno nelle nostre scelte.
Per leggere l’articolo completo de Il Sole 24 Ore, si rimanda a questo link