L’adozione della Energy Performance Building Directive (EPBD) rappresenta una delle principali sfide per l’edilizia italiana nei prossimi anni. Tuttavia, l’attuazione della c.d. direttiva Case Green solleva interrogativi e più di un dubbio, nel settore.
Le associazioni di categoria, come Assimpredil Ance e Confedilizia, esprimono la necessità di prevedere incentivi fiscali adeguati e rimodulati in base alla qualità tecnica degli interventi. È fondamentale, infatti, pianificare interventi su un arco temporale congruo e garantire la qualificazione delle imprese incaricate dei lavori.
Anche il governo italiano è impegnato nell’attuazione della direttiva, con studi in corso per valutare le migliori strategie di intervento. Tuttavia, emerge la consapevolezza che i futuri sostegni saranno più mirati e incroceranno altri obiettivi, come la riqualificazione urbana.
Costi e fattibilità: i nodi da sciogliere
Il cuore della questione resta la copertura dei costi degli interventi necessari. È essenziale rivisitare gli incentivi per evitare distorsioni di mercato e garantire una distribuzione equa delle risorse. I principali dubbi arrivano quindi dai fronti costi e fattibilità; la direttiva ad oggi non ha stanziato fondi ad hoc, quindi rimane da capire come verranno finanziati gli interventi. Tuttavia, è unanimemente riconosciuto che affrontare la questione dell’efficienza energetica nell’edilizia richiederà un impegno congiunto e tempestivo.
L’appuntamento è per il 2025, quando il Governo dovrà presentare il Piano Nazionale di Attuazione della Direttiva. Si tratta di un’occasione importante per dare nuovo slancio al settore edile, un attore di primo piano non solo sul piano economico e dell’occupazione, ma anche sul doppio fronte efficienza energetica/sostenibilità.
In conclusione, la Direttiva case green rappresenta una sfida importante per il settore edile, col Paese chiamato a trovare soluzioni concrete per raggiungere gli obiettivi prefissati. A oggi il percorso è ricco di incertezze. Mentre si delineano le strategie per l’implementazione della direttiva, è fondamentale promuovere un dialogo costruttivo tra istituzioni e associazioni di settore. Solo così sarà possibile affrontare con successo la transizione verso un patrimonio edilizio più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
Per approfondire
La direttiva nel dettaglio: Energy Performance of Buildings Directive
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