Un recente e autorevole studio di McKinsey & Company (“The infrastructure moment“) stima un potenziale di investimenti infrastrutturali in Italia pari a 1.530 miliardi di euro entro il 2040. Questa cifra non solo conferma il ruolo strategico del settore infrastrutture, ma ne delinea chiaramente le direttrici future.
Le direttrici della crescita
Secondo la ricerca, gli investimenti saranno spinti da tre fattori chiave:
1. Rinnovo del patrimonio: la necessità di ammodernare infrastrutture vitali come ferrovie, strade e ponti che necessitano interventi di manutenzione straordinaria e riqualificazione
2. Transizione energetica e digitale: la forte spinta verso lo sviluppo dei data center e il potenziamento delle reti di energia e telecomunicazioni (TLC)
3. Resilienza e sicurezza: la crescente esigenza di progettare opere strategiche in chiave di sicurezza e “dual use”.
La ripartizione di questi investimenti vede come settori trainanti i trasporti (43%), l’energia (20%) e il complesso risorse idriche/rifiuti/agricoltura/difesa (32%).
La nostra visione: innovazione e partnership
Queste previsioni a lungo termine si allineano perfettamente con la vision e le aree di eccellenza di Beccaceci. Non si tratta solo di costruire, ma di costruire meglio.
Lo studio McKinsey evidenzia infatti l’importanza di:
- Innovazione e AI: utilizzare la tecnologia per programmare in modo più efficiente la manutenzione e il controllo delle infrastrutture.
- Public-Private Partnership (PPP): sfruttare modelli di successo come le concessioni per mobilitare capitali privati.
Noi della Beccaceci siamo pronti ad accogliere questa sfida, mettendo a disposizione la nostra esperienza in progetti complessi e la nostra costante attenzione all’innovazione per garantire che questi investimenti si traducano in opere di qualità, resilienti e durature per il Paese.
Questa ricerca conferma che si sta investendo nella direzione giusta, puntando su progetti che creano valore sostenibile per il futuro del Paese.
Beccaceci, Build The Future
Leggi l’articolo completo su Il Sole24Ore del 01/10/25 redatto da Laura Serafini