Beccaceci

Revamping impianto di depurazione

Col revamping del depuratore di Bellinzago Novarese si punta a migliorarne l’efficienza energetica e l’automazione, anticipando nuovi carichi e incrementi demografici. Si prevede l’aggiornamento di opere elettromeccaniche e la creazione di nuove sezioni.

Scopo dell'intervento

Per revamping si intende l’ottimizzazione dell’impianto di depurazione al fine di migliorare la qualità del refluo, in questo caso in conformità con gli standard definiti nelle Tabelle 1, 2 e 3 dell’Allegato 5 alla Parte Terza del D.Lgs. 152/06. Attualmente calibrato per 36,000 AE*, l’impianto di Bellinzago Novarese gestisce un carico medio di circa 26,300 AE (idraulici) e 19,000 AE (BOD5**).

L’efficientamento del depuratore novarese è stato pensato per rispondere alla necessità della crescente comunità locale. Gli adeguamenti strutturali sono funzionali a migliorare efficienza energetica e automazione, in previsione del trattamento di ulteriori reflui provenienti da Pombia e dell’atteso aumento demografico prossimo futuro.

L’intervento include l’upgrade delle componenti elettromeccaniche, la creazione di una nuova sezione pretrattamenti, di un dissabbiatore-disoleatore aerato e di una vasca di disinfezione.

Una nuova cabina di trasformazione MT/BT e un nuovo impianto di telecontrollo assicureranno automazione avanzata e impatti ambientali minimi.

Non sono previsti interventi significativi sulla linea fanghi, ad eccezione di piccoli interventi di manutenzione per ripristinare l’efficienza di tutte le sezioni.

Il committente e le imprese coinvolte

Acqua Novara VCO gestisce il servizio idrico integrato in 140 Comuni nelle Province di Novara e VCO (Verbano-Cusio-Ossola). L’organizzazione può contare su 271 dipendenti distribuiti in 14 sedi operative, copre un territorio esteso per oltre 100 chilometri da nord a sud, e serve una popolazione di circa 450 mila abitanti. Annualmente gestisce una risorse pari a oltre 3,7 miliardi di metri cubi d’acqua.

Le imprese in ATI sono Beccaceci srl, mandataria al 63,9%, e COGEI in qualità di mandante con una quota del 36,1%. I progettisti indicati sono Studio di ingegneria Isola Boasso & Associati Srl (58%) e * ALP engineering Srl (42%).


L’importo dell’appalto a base d’asta è di 4.059.163,34

Lo stato attuale

L’analisi dell’impianto di trattamento delle acque reflue attuale ha rivelato diverse problematiche che richiedono interventi specifici per ottimizzare le prestazioni complessive. Nell’ambito del pretrattamento, si è constatato che alcune componenti sono obsolete, motivando la necessità di un completo rifacimento della sezione di grigliatura e l’implementazione di nuove soluzioni, come la grigliatura grossolana e l’ammodernamento del dissabbiatore-disoleatore


L’installazione di due griglie a cestello con pulizia automatica è stata prevista per ridurre le perdite di carico e migliorare la gestione dei grigliati.

Per quanto riguarda il sollevamento iniziale, è emersa la necessità di potenziare la manutenzione programmata mediante l’aggiunta di ulteriori due pompe di sollevamento nel pozzetto di carico del comparto biologico al fine di ottimizzare il processo.


Nel comparto biologico, la configurazione attuale di denitrificazione/nitrificazione a volumi fissi è stata identificata come un ostacolo all’efficienza energetica. Per superare questo problema, è stata proposta l’introduzione di un controllore di processo con aerazione intermittente su tutto il volume di trattamento biologico. Inoltre, è previsto il rinnovo del sistema di aerazione mediante l’utilizzo di turbo soffianti per garantire risparmi energetici e un maggior apporto d’aria. 


Per quanto concerne la sedimentazione secondaria, il progetto prevede l’adeguamento delle tubazioni in ingresso ai sedimentatori, la ricostruzione del torrino centrale del sedimentatore e l’adattamento dei sistemi di ricircolo e smaltimento fanghi con l’inserimento di due nuove pompe per ogni sedimentatore.

Infine, per la disinfezione finale, si è pianificata una ristrutturazione della sezione attraverso l’utilizzo del sistema esistente di dosaggio di acido peracetico.


Questa fase sarà collegata al nuovo reparto mediante una conduttura incamiciata e l’installazione di sensori di pressione per rilevare tempestivamente eventuali perdite. In sintesi, l’approccio al progetto mira a risolvere in modo integrato le criticità individuate, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza complessiva dell’impianto di trattamento delle acque reflue.

* Le sigle “AE” si riferiscono ad “Abitanti Equivalenti”, un parametro utilizzato nel settore delle acque reflue per quantificare il carico organico o idraulico che un impianto di depurazione deve gestire. Viene espresso in termini di numero di abitanti equivalenti, che rappresenta la quantità media di inquinanti generati da una persona in un giorno.


** BOD5 rappresenta la richiesta biochimica di ossigeno, ossia la quantità di ossigeno consumata dai microorganismi in cinque giorni, per decomporre sostanze organiche in un litro d’acqua. Misurata in milligrammi di O2 per litro a 20 °C, BOD5 fornisce una stima diretta della materia organica biodegradabile, parametro cruciale per valutare l’inquinamento delle acque reflue e l’impatto ambientale.